TEMA DELLA 9^EDIZIONE DEL CONCORSO DI ARTI VISIVE A.S.2025/26 “NEL NOME DI MARIA. IN MEMORIA DI MARIA WANDA DANESE” “RADICI”

Le radici sono ciò che ci ancorano a ciò che siamo. Sono l’insieme delle nostre origini, della cultura che ci ha cresciuti, delle tradizioni che ci hanno formato senza che nemmeno ce ne accorgessimo. Proprio come le radici di un albero, spesso restano nascoste agli occhi degli altri, ma continuano a nutrirci in profondità, dando stabilità ai nostri passi e forza ai nostri rami. Un albero senza radici non può crescere, non può reggersi al vento: così anche noi, senza memoria, senza legami, senza ciò che ci ha preceduti, perderemmo la nostra identità. Le radici non ci imprigionano: ci sostengono. E mentre ci permettono di crescere verso il cielo, ci ricordano da dove veniamo e perché siamo ciò che siamo. 1. L’importanza delle proprie origini. 2. La cultura d’origine. 3. Le radici sono i fili della memoria. 4. Radici come storia personale o collettiva. 5. La terra d’origine è un’estensione dell’identità. 6. Le radici rappresentano geografie interiori. 7. Radici come forme intrecciate che rappresentano i legami familiari e culturali. 8. Radici come simbolo di memoria, calore, appartenenza. 9. Rappresentare non ciò che cresce verso l’alto, ma ciò che sta sotto come una crescita interiore. In tutte queste possibilità, il concetto resta lo stesso: le radici non sono solo un’origine, ma una presenza viva che continua a nutrire, sostenere e raccontare la nostra storia attraverso immagini che parlano anche senza parole. Non possedere radici significa sentirsi sradicati, senza origini e legami , come un’identità in continuo movimento senza un punto stabile da cui partire. BANDO DI CONCORSO NEL NOME DI MARIA 2025.26 Quartu Sant’Elena, 22/12/2025 Referente progetto Prof.ssa Cristina Collu Fonte originale: [Link]